Yasujirō Ozu, Il debutto di un regista

Al giorno d’oggi, per un giovane è difficile riuscire a diventare un regista vero e proprio, ma io sono stato davvero fortunato perché ce l’ho fatta grazie a un piatto di riso con curry. All’epoca degli studi cinematografici di Kamata1, ero assistente del regista Ōkubo Tadamoto2. Si comportava come un dio in terra e fare l’assistente sotto di lui era davvero dura, dovevo fare proprio di tutto, al punto che non c’era neanche il tempo di fumare una sigaretta. Avevo sempre fame. L’unico piacere era mangiare. Un giorno, le riprese andavano per le lunghe e anche quando arrivò l’ora di cena non accennavano a finire. Ero ormai stanco e affamato. Ciononostante, Ōkubo, trovando sempre nuove motivazioni, non si fermava. Dentro di me mi dicevo che non era poi un film così eccezionale da dover lavorare anche di notte ed ero sempre più irritato. Finalmente le riprese finirono e arrivò il momento di mangiare. Alla mensa si faceva la fila e poiché chi prima arrivava prima mangiava, mi affrettai a prendere posto. I piatti fumanti di riso con curry venivano distribuiti seguendo l’ordine dal primo posto occupato. Il piacevole profumo del curry mi arrivava fino alla pancia. Mentre con l’acquolina in bocca mi dicevo che fra poco sarebbe toccato a me, arrivò un regista e si sedette. Il piatto che doveva toccare a me venne messo davanti a lui. Furibondo, esplosi: «Ehi! Rispettate l’ordine!». «L’assistente viene dopo», disse una voce. «Cosa?!» e senza neanche ancora capire chi avesse parlato, mi alzai in piedi pronto per fare a pugni ma qualcuno mi trattenne. Io però continuai a urlare «Portatemi il piatto! Rispettate l’ordine!». Comunque, non si può certo dire che non mangiai un piatto abbondante di curry. Il mio comportamento venne riferito al direttore degli studi di allora, Kido Shirō3. Non so se abbia pensato «Dev’essere un tipo interessante» ma il mese successivo mi disse di provare a fare un film, così cominciai a girare Zange no yaiba [La spada della penitenza, 1927], un jidaigeki4 in sei rulli5. Non venni apprezzato per la mia intelligenza o la mia bravura. Fu solo grazie a un piatto di riso con curry. Doveva essere più o meno la primavera del 19276.

Yasujirō Ozu, Scritti sul cinema, Donzelli













 


	

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