Lei lo vedeva così: pensieroso, svagato, ma capace di certe uscite ingegnose che la coglievano di sorpresa. Doveva essere un uomo gentile, altrimenti non avrebbe guardato con tanto trasporto quello stormo di uccelli; ne ebbe la conferma quando si accorse che riservava la stessa sensibilità anche alle piccole quotidianità, una birra, un bizzarro mulinello di foglie secche, una persiana malandata ma espressiva e a tutte le cose semplici che scaldano il cuore. Le vennero in mente, per contrasto, certi pretesi intellettuali, solo in apparenza disponibili, ma sordi, e contorti. Lui no, lui la avvolgeva con pensieri assidui e sempre misurati. Il suo perseverare così lieve le divenne col tempo necessario, poi nacque in lei il desiderio di avvicinarlo, di vedere il suo viso. Una mattina si stupì di aver avviato un dialogo, e in così poco tempo, con un uomo di cui conosceva solo la nuca e la schiena. Molte volte si chiese se sarebbe stata così ardimentosa da salire su un piccolo legno per remare fino a lui; il tratto di mare, non più lungo di una cinquantina di metri, le sembrava un oceano. Per il momento non si rispose e scelse di assaporare i piaceri dell’indecisione. Nel frattempo si sarebbe informata se da quelle parti noleggiavano barche.
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