QUOTIDIANA. L’Opera

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– Ti ho chiamato per dirti che non dovrei tardare molto.
(pausa) – …
– Mi hai aspettato?
– Lo saprai solo quando sarai qui, non ti pare?

Non la sopportava quando faceva la sibillina. Non era così scontato che lui tornasse, strano che non lo capisse.
Finita la telefonata, l’Opera si rimise in letto a tempo indeterminato. Nessuno sapeva se stesse aspettando o se si fosse abbandonata alle lenzuola in un mare di briciole. Mise su qualche chilo. Dopo alcuni mesi, sentì che oltre a tutto il resto anche il desiderio si andava squagliando. Non era più tanto contenta di farsi vedere così. Dal canto suo, lui, che presagiva ma non voleva dirselo, continuava a differire il ritorno.

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